Parre – Oppidum degli e Orobi e Antiquarium
A Parre, presso il Parco archeologico sono visibili, in una cornice paesaggistica molto suggestiva, i resti dell’abitato dell’antica Parra, importante centro (oppidum) degli Orobi, citato dalle fonti romane e attivo dall’XI secolo a.C. all’età tardo romana (V sec. d.C.).
ll sito di Parre-località Castello è da identificare probabilmente con l’oppidum Oromobiorum Parra citato dalle fonti romane (Plinio il Vecchio, Naturalis Historia).
Nel 1883 in località Castello era stato rinvenuto un ricchissimo ripostiglio di manufatti in bronzo, deposto nel V secolo a.C.; nel 1983, nel centenario dei primi ritrovamenti, iniziarono gli scavi archeologici – proseguiti con una lunga soluzione di continuità fino al 2011 – che hanno riportato alla luce un insediamento costituito da abitazioni a pianta ortogonale, fondato nel Bronzo Recente (XII-X sec. a.C.) e sviluppatosi nel corso del I millennio a.C. nell’età del Ferro fino alla conquista romana delle vallate alpine in età augustea, raggiungendo un’estensione di 13.000 metri quadrati, di cui restano strutture murarie, pavimenti lastricati e inghiottitoi naturali oltre ovviamente ai reperti. Dopo un abbandono di alcuni secoli, in epoca imperiale romana (fine II/III-V secolo) il sito fu rioccupato per essere definitivamente abbandonato nel V secolo.
Nel 2001, grazie anche a un finanziamento regionale, l’area è stata acquisita dal Comune.
Nel 2013, in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per Bergamo e Brescia, l’Amministrazione Comunale ha inaugurato il Parco Archeologico e l’Antiquarium che, insieme, costituiscono Parra Oppidum degli Orobi.
Al Parco si possono vedere i resti dell’antico centro abitato: le abitazioni qui rinvenute appartengono al modello della casa alpina, di forma quadrangolare, infossata, con le pareti in pietra e legno, probabilmente provviste di un piano rialzato e con il tetto di legno o frasche e paglia. Delle strutture si sono conservati solo i pavimenti e le basi in pietra dei muri: quelli visibili sono stati messi in sicurezza grazie ad una tettoia e a una recinzione.
L’Antiquarium raccoglie i reperti ritrovati nel corso degli scavi: l’esposizione si articola in un percorso dedicato alla scoperta degli Orobi e in uno dedicato alla metallurgia e alle attività artigianali.
La collezione si compone di vasellame, ornamenti in bronzo e vetro, strumenti di pietra, oggetti in osso e corno e monete e illustrano le attività quotidiane che si svolgevano nell’abitato e gli scambi con le popolazioni vicine, centro-alpine e celtiche.
Il percorso è accompagnato da pannelli esplicativi illustrati in italiano e inglese.
Sia il Parco sia l’Antiquarium, poco distanti tra loro, offrono accesso gratuito e visite guidate. Inoltre propongono laboratori didattici, eventi culturali, conferenze…
Gli accessi non presentano barriere architettoniche: l’Oppidum è inserito nel progetto Ospitalità senza barriere.
La visita può svolgersi sia in autonomia sia nell’ambito delle attività che vengono proposte nel corso dell’anno e dedicate a diverse fasce di pubblico.
Le proposte educative
Le proposte educative si articolano in due momenti principali:
– percorsi didattici: accompagnano i ragazzi alla scoperta del Parco Archeologico e dell’Antiquarium. All’interno del percorso museale saranno poi guidati dall’operatore didattico nella lettura dell’argomento prescelto attraverso schede di osservazione e supportati da presentazioni in Power Point.
Hanno una forte componente interattiva di ruolo;
– laboratori didattici: i laboratori sono il vero momento in cui la metodologia hands on viene messa in pratica. Spesso la particolarità dei temi legati all’archeologia sperimentale non permette a ragazzi della Scuola Primaria di affrontare laboratori pratici direttamente a scuola. Per questo motivo sono state individuate tematiche inerenti alle collezioni del museo (ad esempio la tessitura e la lavorazione della ceramica) che vengono scoperte dai ragazzi mediante il lavoro pratico, rendendoli così protagonisti dell’attività.
Vi è poi la possibilità di sviluppare progetti didattici compositi che possono essere di due tipi:
- una prima proposta è strutturata all’interno dell’offerta dei Servizi Educativi e formata da un modulo introduttivo in classe, uscita in museo e modulo di rielaborazione.
- Diversa sarà la progettazione concordata con gli insegnanti su argomenti e attività studiate ad hoc in cui durata e costo saranno di volta in volta quantificabili.
Questo tipo di progetto è indicato in particolar modo per la scuola secondaria di I e II grado come integrazione alla conoscenza del territorio e all’avvicinamento delle realtà e delle professioni museali.
Informazioni
per la visita
Orari di apertura
Sabato ore 15.00-18.00, domenica ore 10.00-12.00. Festività: ore 15.00 – 18.00. Sono previste aperture su richiesta.
L’ingresso all’Antiquarium e al Parco è gratuito
Contatti
Piazza San Rocco, 24020 Parre (BG). Telefono: Comune 035 701002, Ufficio turistico 331 7740890.
Per prenotazioni mail: arteliercultura@gmail.com, telefono 342 3897672.
Sito web oppidumparre.it
Altre informazioni
In prossimità della piazza sono presenti comodi parcheggi; dal museo gli operatori vi accompagneranno al Parco archeologico, situato nelle immediate vicinanze.
Accessibilità
Accessibilità fisica:
- possibilità utilizzo sedie a rotelle
- possibilità di utilizzo di aiuti per la mobilità manuale
- Bagno per disabili
Posti a sedere/aree di sosta